mercoledì 25 giugno 2014

Fanfulla, ovvero il mio alfabeto emotivo

Fanfulla, ovvero il mio alfabeto emotivo
(e scusate la sparsitudine delle lettere messe a caso)

I: qualche giorno fa, una discussione al lavoro e un po' di tensione dialettica con una persona. Dopo un po' si calmano gli animi e quella persona mi fa "mi dispiace se prima abbiamo interagito". Rispondo che "noi interagiamo sempre, anche adesso stiamo interagendo". Questo scambio mi ha fatto pensare che, come la parola discutere ha ormai solo una valenza negativa, così si tende a vedere l'interazione come un pericolo, una malattia da scongiurare.
Ecco, uno dei tanti meriti del Fanfulla è proprio questo, essere un luogo di Interazioni.




T: è il Trenino giallo che ho visto tante volte mentre andavo al Fanfulla, quello che sbatte tante anime in giro da una parte all'altra e che ha portato tante persone ad incontrarsi "proprio lì, sì, lì in fondo, segui tutta la strada poi a destra, oppure no, mi sa che era prima a sinistra e dopo la seconda a destra...vabbé insomma appena arrivi in piazza chiedi che tutti lo sanno dove sta il Fanfulla".

N e Y: come New York. Mica solo per il ponte che collega le due parti del Pigneto! È che la prima volta che sono venuto, il Fanfulla stava ancora dentro le sue vecchie mura, c'era un gruppo jazz e di sfondo proiettavano alcune immagini proprio della grande mela...

E: come geografia Emozionale...d'accordo, le emozioni provate in tutti questi anni, ma il Fanfulla non è solo un luogo geografico che trovi pure su google maps, è anche un non-luogo che rimane sempre nella nostra mente.

R: non poteva essere che Roma, che sta perdendo un pezzo importante della sua storia.

J e K: che non è un whisky, ma sono le selezioni di Bob Junior, con i suoi occhiali e il suo pastis, e di Kawamura Gun, con i suoi capelli lunghi, le zeppe ai piedi e i jilet improbabili.

C e M: il Fanfulla come arma di Coinvolgimento di Massa.

A e Z: Alpacha Distro, ZaLab...e tutti i progetti e i laboratori nati con il Fanfulla.

L: il teatro, il bar, la sala concerti, insomma i Luoghi del Fanfulla dove tutti siamo passati e abbiamo passato tante ore, dove siamo arrivati anche da soli ma siamo stati tutti insieme.

P, B e G: ho sognato per anni di poter chiedere ai miei figli "dove siete stati" e sentirmi dire "al Fanfulla"...io che sono un Ggiovane con due "g", che ho fatto in tempo a vedere i Borgatari, oggi tremo al pensiero del ritrovo che potrebbe prenderne il posto e all'idea di affacciarmi un giorno lì davanti e trovare una distesa di macchinette per bimbominkia come accade oggi a Ponte Milvio.

QW...e H: il Quartiere, quello di Pasolini, quello dei trenini e delle case dei ferrovieri, del Necci "ma quello vero, mica questo", quello sdoganato da Wuolter Vueltroni (che sembrava averlo creato lui come faceva Pippo Baudo con le soubrette degli anni 80), che insomma, nonostante tutti questi volontari che volevano trasformarlo nel loro Hotel di lusso, il Fanfulla, condividendolo con altri, ha il merito di aver fatto di tutto per salvare questo quartiere oltre che se stesso.

N: come Noi, come tutti quelli che ci sono stati.

S: tutte le volte che Poppy ha immortalato nei suoi post i manicaretti preparati con tanta cura da sua madre non ho potuto far altro che sospirare "beato lui", teletraspormi al Fanfulla e pensare che in fondo la Signora Lanucara è un po' come la moglie del Tenente Colombo...in ogni puntata c'è qualcuno che la invita a cena ma nessuno ha avuto l'onore di poterla vedere.

U e X: ricordando una raccolta di poesie di Umberto Saba, mi è venuto mente Xenia, i regali che si fanno agli ospiti quando vanno via, quando ci lasciano per ripartire...per tornare?

W e I:  i Workshop...l'inglese, lo spagnolo, il tedesco, il cinese, la fotografia digitale e la liuteria elettronica e poi la classe di Italiano per stranieri, insomma i luoghi sociali ed emozionali del Fanfulla dove ho scoperto le persone prima di acquisire virtude e canoscenza.

D e R: diceva qualcuno che quando devi centomila dollari a qualcuno, quel qualcuno ti possiede; ma se gli devi cento milioni, allora sei tu che possiedi quel qualcuno. In confronto a quelli economici, molti di noi hanno un Debito, almeno di riconoscenza, con il Fanfulla, per tutta la Ricchezza che ci ha dato sotto il profilo umano, sociale e culturale...questo quartiere ha un debito nei confronti del Fanfulla.

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