sabato 17 gennaio 2015

Offese e Pugni

Dopo la sortita del Papa, polemiche a go-go.

Ho pensato per un attimo che Bergoglio fosse un fan dei poliziotteschi all'italiana...


...o dei film di Tarantino.


In un recente articolo su Internazionale, Raimo dice che il Papa voleva far capire qual è la reazione *umana* ad una offesa, riportando la frase, per intero, detta dal Papa. E ricorda "l'uomo Gesù", che spesso non porgeva l'altra guancia.

Ci sono 3 punti fondamentali che non possono essere tralasciati.

Il Papa, più di tanti, non parla a caso: sa che quello che dice provoca delle reazioni, sa che dire, non dire e soprattutto "lasciar intendere" ne provoca di ancor più grosse.

Raimo, bravo nel riportare per intero la battuta, dimentica di riportare il resto del discorso. In cui il Papa chiede di non offendere la religione.
Non solo "alza lo share" tra i tuoi fedeli, ma anche con le altre religioni: tutti uniti contro la possibilità di critica, di espressione.
"Il prossimo passo sarà riscrivere i sacri testi, dicendo che nessuno ha crocifisso Gesù: diranno che è morto di fumo passivo" [cit. Luttazzi].

L'offesa. È il concetto fondamentale.
A parte il fatto che, proprio perché sei capace di parlare (di nuovo il primo punto), hai anche la capacità di esprimerti per indicare una strada, una risposta migliore.
Lo stesso giorno Daniele Fabbri, sceneggiatore, riprende la notizia e scrive su facebook facendo un esempio, semplice e comprensibilissimo:

"Caro Papa Francesco, la frase da lei pronunciata è l’esempio della confusione che voi cattolici tendete a fare tra democrazia e oratorio.
All’oratorio funziona esattamente come dice lei, se all’oratorio io dico "LA MAMMA DI FRANCESCO È UNA MIGNOTTA", Francesco si avvicina, mi da un pugno, scatta la rissa, gli altri ragazzi fanno i cori, ci facciamo male, magari qualcuno può cacciare il coltello, dipende dalla qualità dell’oratorio.
In democrazia è un po' diverso...Un paese civile e democratico è un paese in cui io posso dire liberamente "LA MAMMA DI FRANCESCO È UNA MIGNOTTA" lui mi risponde "MAI COME LA TUA CHE FA GLI STRAORDINARI GRATIS" e nessuno si fa male.
"

Se rimaniamo incastrati in questa idea per cui "si offende la religione", "si offendono i fedeli", non ne usciamo fuori. Scrive ieri Luttazzi:
"Il papa ha detto: “La libertà di espressione ha il limite di non offendere nessuno.” Tutore satirico: “La libertà di espressione ha il limite stabilito dalla legge: non si può diffamare, calunniare, fare apologia di reato eccetera. L’offesa invece non è un limite, perché ci sarà sempre qualcuno disposto a offendersi, pur di censurarti."
L'offesa è finita, andate in pace.