domenica 4 maggio 2014

Su come Renzi segnò tre pappine su assist di Pelù

Quindi, ricapitolando...Renzi approfitta dell'assist di Pelù, facendo almeno tre gol:

1 - ribadisce il concetto che il governo non si può attaccare: perché è il governo dell'ultima spiaggia dopodiché vendiamo l'Italia su eBay, perché se non sei un critico accreditato o se sei milionario non puoi parlare di lavoro/disoccupazione/politica;

2 - sposta l'attenzione e il dibattito sullo scambio di battute Pelù-Picierno, eludendo l'analisi (e la critica) di quanto prevede il jobs act, su delle "cosucce" tipo: niente più assunzione obbligatoria, per le imprese che sforano il tetto massimo del 20% di contratti a termine sul totale, ma solo una sanzione economica ed è stato inoltre elevato da 30 a 50 dipendenti la soglia dimensionale delle aziende al di sopra della quale vale in vincolo di trasformazione del 20% dei contratti.
E, su tutto, la copertura di questi 80 euro.

E dulcis in fundo, l'apoteosi del rigiramento della frittata

3 - rigira la critica di Pelù dicendo "Pelù ce l'ha con me perché non gli ho fatto fare l'estate fiorentina" e si scorda dei "suoi problemi fiorentini": dobbiamo infatti ricordare a Renzi che Pelù non faceva, di sua volontà, l'estate fiorentina:
"A gennaio del 2007 l'amministrazione Domenici conferì al rocker la nomina di direttore artistico dell’Estate Fiorentina 2007[]L'anno successivo l'assessore di allora avrebbe voluto di nuovo Pelù, ma il cantante non venne. Nel 2009, quando Renzi diventò sindaco, Riccardo Ventrella, che non percepiva stipendio, fu nominato direttore artistico."
già dalla precedente giunta Domenici (avventura già cominciata male, vedi qui) e che la Corte dei Conti potrebbe richiedergli di risarcire giusto 816 mila euro di danno erariale causati mentre era alla guida della provincia.

Pelù, da animale da palco qual è, ha sicuramente sbagliato la modalità e i temi intrecciati: iniziare un proclama, da quel palco, parlando di "Renzi boy scout di Gelli" e di "non eletto" ha praticamente azzerato il significato di quanto detto successivamente sugli 80 euro e il discorso è diventato ancora più confuso quando ha parlato di voto di scambio e di mafie.

"[] può darsi pure che sia un pedofilo e un tossicodipendente, sicuramente non fa la raccolta differenziata e magari ha pure evaso le tasse.Ma ripeto: non me ne frega niente.Quello che invece mi importa – e che mi fa un po’ impressione – è che nell’Italia in cui “questo governo è l’ultima spiaggia”, quindi tutti dietro sennò chissà cosa succede, non si possa dire più niente contro il capo del governo, altrimenti si è sepolti.Si chiama pensiero unico, lesa maestà, conformismo di regime. Chiunque sia al governo, chiunque sia lo stronzo che osa una direzione contraria in pubblico."
P2 significava "propaganda 2"...ora: Renzi non sarà il boy scout di Gelli, ma ha dimostrato più volte come stia percorrendo a grandi tappe il solco tracciato da Berlusconi e, soprattutto, ha dimostrato le sue capacità "taumaturgiche" che gli hanno permesso di imporre le sue mani e infondere le sue abilità comunicative agli accoliti del PD...noti per l'incapacità nel gestire dibatti e mass media.


Questa storia ci conferma quello che già in tanti sapevamo: che il berlusconismo non muore con Berlusconi...si adegua, si adatta ai tempi che cambiano.
E che Renzi, presidente della Große Koalition italiana, è un naturale prosecutore della politica berlusconiana: quella politica che approfitta del bisogno degli italiani di avere una speranza per il futuro per far diventare accettabile qualunque scelta politica.

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